Cinema

REGARDS SUR LE CINEMA FRANÇAIS

Condividilo!

Sotto certi aspetti i film che vedrete si fanno eco. Ognuno a suo modo, Varda, Melville, Losey o Costa-Gavras si interessano all’identità di un personaggio alle prese con i rischi della finzione e della storia.

Bob le flambeur (J.-P. Melville) viene dalla tradizione del film “noir” classico, seppur giocando con dei nuovi codici, all’alba della “nouvelle vague” di cui è uno dei primi segnali. Con Un homme de trop (Costa-Gavras), l’anomalia che appare nel racconto modifica l’ingranaggio dell’azione in un contesto di guerra. Preso nel dedalo della propria identità, il sonnambulo Monsieur Klein (J. Losey) è trascinato con il suo doppio nell’ambiguità di un’epoca. Jacquot de Nantes (A. Varda) mette in scena il sogno ostinato dell’inventore geniale, erede di Méliès e degli illusionisti della settima arte che hanno attraversato le prove del tempo fabbricando audaci incantesimi.

Apriremo questi Regards sur le cinéma français con un omaggio commovente di Agnès Varda a Jacques Demy.